Roma-Napoli: Conte punito con la legge del contrappasso

Il Napoli ha pareggiato ieri a Roma e la Gazzetta dello Sport prova a fare una piccola analisi sulla sfida dell’Olimpico.
Cosa scrive la Gazzetta su Roma-Napoli
”Quanto successo ieri, potrebbe pesare molto nella corsa scudetto. Il Napoli ha perso l’occasione per un allungo che non sarebbe stato definitivo, tanto più per la gara in meno dell’Inter inseguitrice, ma che avrebbe scavato un solco psicologico. Sarebbe stata l’ottava vittoria consecutiva e gli scudetti si vincono così, con strisce lunghe che producono strappi. A Roma il Napoli è arretrato troppo, con baricentro medio molto basso a 47,2 metri, come certificano i report. Quasi una legge del contrappasso per il suo allenatore. Una settimana fa, Conte aveva polemizzato con non meglio precisati critici, colpevoli di semplificare la sua idea di calcio con la formuletta stantia del gioco all’italiana, tutto difesa e contropiede.
Conte non è un catenacciaro, però…

Non è così, almeno noi non la pensiamo così, ma ieri sera, nel secondo tempo contro la Roma,il Napoli ha protetto il gol di vantaggio molto più di quanto abbia cercato la seconda rete, ed è stato punito. Conte ha il diritto di rigettare l’etichetta di catenacciaro, perché non lo è, ma si suggerisce prudenza sull’accreditarsi come innovatore o modernista. Conte è un ottimo tattico e un bravo stratega, però ogni tanto capita di sbagliare qualche calcolo.