Conte ha l’obbligo di dare certezze al futuro del Napoli

Napoli, aprile 2025.
Invece di discutere dei prossimi acquisti, del progetto, dello schema prediletto, si parla del vago. Se Antonio Conte resta o non resta. Il Napoli non può aspettare oltre, onde evitare il disastro dell'attesa di Luciano Spalletti, geniale allenatore ma restato nel limbo della decisione in quei mesi che sancirono di fatto il terzo scudetto.
Conte-Napoli: sarà divorzio?
Napoli oggi deve pretendere chiarezza, decisione ed essere pragmatico impugnando il contratto di tre anni col salentino. Colui il quale ha parlato di "Napoli punto di arrivo" ma che non fa nulla per dimostrarlo davvero. Almeno ad oggi. Il Napoli e Conte si sono incontrati non solo quando il club di Aurelio De Laurentiis veniva per la prima volta da un decimo posto, ma anche quando il tecnico era in fase calante dopo l'esperienza Tottenham.
Conte è servito al Napoli, il Napoli è servito a Conte. Un matrimonio di interesse, potremmo definirlo. Ed invece l'ex Inter, tra le altre, sembra stia facendo un favore ad una città intera. Oggi si trova in zona comfort spinto dall'amore di una città, che ha (ri)trovato il Masaniello di turno al quale riconoscere tutti i meriti di ciò che verrà.
Prendere una decisione per iniziare a programmare il futuro
Il Napoli, come società, ha l'obbligo di uscire da questa zona di comfort, per mettere Conte in una posizione scomoda, spingendolo così a prendere in fretta una decisione. Il mese di aprile è quello più importante per il futuro di un club. La società deve iniziare a pianificare senza pensare ai pensieri (scusate il gioco di parole) di Conte. È già troppo tardi.
"Mi piacerebbe partire in pole position per una volta", disse qualche settimana fa il tecnico. Benissimo, a Napoli può e lo sa bene, vista la potenza di fuoco che avrà il club in estate da aggiungere ad una squadra già forte. Quando non potrà più parlare di "miracolo" ad ogni piè sospinto, quando inaugurerà i nastri di partenza sulla stessa linea delle altre. Non si può assolutamente rinviare a fine stagione. Dovesse accadere e Conte lasciasse, il Napoli si troverebbe un problema ben più grande del post Spalletti. il "concentrarsi sullo scudetto" è una scusa di chi non ha le idee chiare. Tutti i club al mondo pianificano in questi giorni. Napoli non ne sia esente. Non ricommetta lo stesso fatale errore di due anni fa. Con o senza Conte. La maglia, la società, il Napoli, il futuro sono più importanti di qualsiasi uomo.