Calciomercato Napoli, spuntano Bonny e Lucca: il punto

La Gazzetta dello Sport fa il punto sul mercato del Napoli.
Napoli: serve ringiovanire l’attacco
Questa è la terra dei Lukaku, degli Osimhen, dei Mertens (che nascono esterni e diventano centravanti), degli Higuain, dei Cavani, dei Quagliarella: questa è la terra dei bomber e, rileggendoli un attimo, e senza dimenticarsi d’arrivare a Careca, questa è un’area protetta, hanno segnato tutti tanto, in ogni modo, in maniera possente e ora che si riparte per quel tour affascinante che si chiama Champions, questa resta è una terra cui seminare e poi raccogliere. Questa è una squadra a prova di bomber - quanti ne sono passati? - e anche di progetti coraggiosi, dispendiosi, si direbbe visionari e adesso che si entra nella Galassia del calcio, nell’Idea luccicante, bisognerà inventarsi altro, nuovi gol e interpreti inediti. Questa è una squadra che abbonda in attacco, ha stelle abbaglianti come Lukaku (32 anni e un biennale da sei milioni), talenti riemersi dall’oblio (Raspadori, “appena” 25 e il codice genetico dell’attaccante universale) e Simeone (30 a luglio e una serietà esemplare): e però, quando questa stagione sarà finita e bisognerà proiettarsi nell’Europa che illumina, qualcosa accadrà.

Un attacco giovane per il Napoli: piace Bonny
Per rinnovarsi, per (ri)trovare energia insospettabile, per rinfrescare anche l’organico che anagraficamente si è un po’ appesantito, e pure per allungarlo, sarà indispensabile scandagliare ancora e di nuovo in quei sedici metri in cui Giovanni Manna ha messo già le tende, lui con la propria area scouting, consapevole degli interventi: e nella short list, modificabile e comunque ampliabile, per il momento ci sono tre giovani con un futuro persino dietro le spalle. Lorenzo Lucca (25 a settembre) ha scalato il calcio partendo dal basso, ha accumulato esperienza all’Ajax (mica male!) e ora con l’Udinese sta esplodendo: le dodici reti stagionali e la centralità nella squadra ne hanno legittimato lo spessore e il Napoli, ch’è forte dei rapporti tra Adl e i Pozzo, dopo aver parlato di Solet, il centrale difensivo, s’è messo in fila per l’attaccante. Quaranta milioni la quotazione ma il mercato ha i suoi tempi e le proprie dinamiche, trattativa inclusa, che tra i presidenti delle due società non prevede strategia ma colloqui diretti. Manna si è dato varie possibilità, ovviamente, e nell’elenco dei potenziali attaccanti da futuro imponente c’è Ange-Yoan Bonny (22 a ottobre), fisico d’impatto, capacità di far reparto, margini di miglioramento notevoli: sei gol al primo anno di serie A con il Parma sono un bigliettino da visita incoraggiante, soprattutto rielaborandone le caratteristiche. Ma uno sguardo all’estero, andando a scavare anche nel proprio data-base, Manna l’ha lanciato: Rasmus Højlund è ancora un ragazzino, nonostante stia da un bel po’ al centro delle aree di rigore, e a 22 anni si ha il diritto-dovere di credere in questo danese che con Gasperini all’Atalanta è diventato una star e che nell’estate del 2023, praticamente l’altro ieri, ha spinto il Manchester United a spendere 70 milioni di euro (con nel contratto altri dieci di bonus). Tra ammortamento e appannamento, Højlund costa un po’ meno, però a Manchester hanno già dato (McTominay): se ci dovessero “riscascare”, De Laurentiis si farebbe sicuramente trovare pronto. La new generation gli piace.