Sarri: “Non vincere lo scudetto a Napoli mi lascerà insoddisfazione a vita”
Maurizio Sarri si racconta a Sportitalia e analizza il presente ed il passato del Napoli

Maurizio Sarri si racconta a Sportitalia e analizza il presente ed il passato del Napoli
Maurizio Sarri, attuale allenatore della Lazio ed ex tecnico del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a Sportitalia, durante la quale ha toccato diversi temi, tra cui il suo passato sulla panchina partenopea. L’allenatore toscano ha ricordato con grande affetto l’esperienza vissuta a Napoli, definendola una delle più significative della sua carriera, sia dal punto di vista umano che professionale. Ha sottolineato il forte legame con la città e con i tifosi, spiegando come l’atmosfera del San Paolo (ora Diego Armando Maradona) e il calore del pubblico abbiano lasciato in lui un segno indelebile. Oltre al Napoli, Sarri ha parlato anche del presente con la Lazio, della sua idea di calcio e dei valori che ritiene fondamentali in una squadra.
Sarri sul suo Napoli mai replicato dopo il 2018
Sarri: “Mi scappa da sorridere quando mi dicono: ‘Certe squadre che hai allenato dopo non giocano come il tuo Napoli’. Sarebbe controproducente, perché non ci sono più squadre con quelle caratteristiche di gioco. Mi sarebbe piaciuto ri-avere un altro Napoli, è il calcio che mi dà più soddisfazione e gusto. Ma se alleno Immobile non posso farlo giocare come Mertens, sono profili diversi. La mia esperienza alla Lazio non posso racchiuderla negli ultimi tre mesi che non sono andati bene.
Sarri sul Napoli attuale
Dopo la mia esperienza al Napoli, i partenopei hanno iniziato a capire che gli investimenti erano importanti e che potevano fruttare anche con ritorni economici importanti. Quando allenavo il Napoli, sembrava un problema insormontabile anche acquistare un giocatore per 18 milioni, adesso le cose sono cambiate. La società è forte, la squadra è fortissima. Penso che sarà nettamente la squadra favorita per lo Scudetto. Era forte già prima, il decimo posto è un’assurdità. L’anomalia è stata quella stagione: la sensazione, vedendoli dall’esterno, è che il dominio continuerà per due o tre anni. E possono far bene anche in Champions. Hanno le caratteristiche e la forza per essere protagonisti.

A Napoli mi sono diverito, anche se non abbiamo vinto. Anche giocatori e pubblico si sono divertiti. I due miracoli della mia carriera sono stati: la vittoria dello Scudetto con la Juve, con una squadra a fine corsa, e il secondo posto con la Lazio.
Sarri torna sul secondo posto a Napoli
Il secondo posto al Napoli? Era una squadra forte. Arrivare secondi a 91 punti non era mai successo nella storia della Serie A. Ogni tanto ci penso (ride, ndr), il tricolore sarebbe stato il giusto coronamento di un percorso triennale. Dunque questo senso d’insoddisfazione per il risultato mi rimarrà per tutta la vita”.