Stadio Maradona, pronto il progetto di ristrutturazione: i dettagli

Il futuro dello stadio Maradona è un tema molto sentito in città. A Radio Kiss Kiss ne parla Gino Zavanella, noto architetto.

Stadio Maradona: cosa rappresenterebbe la modifica
“𝙄𝙡 𝙥𝙞𝙖𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙧𝙞𝙨𝙩𝙧𝙪𝙩𝙩𝙪𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙫𝙚𝙙𝙚 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙫𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙖𝙣𝙯𝙞𝙖𝙡𝙞, 𝙩𝙧𝙖 𝙘𝙪𝙞 𝙡𝙖 𝙧𝙞𝙢𝙤𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙞𝙨𝙩𝙖 𝙙’𝙖𝙩𝙡𝙚𝙩𝙞𝙘𝙖, 𝙖𝙡 𝙛𝙞𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙖𝙫𝙫𝙞𝙘𝙞𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙜𝙡𝙞 𝙨𝙥𝙖𝙡𝙩𝙞 𝙖𝙡 𝙘𝙖𝙢𝙥𝙤 𝙚 𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙡’𝙚𝙨𝙥𝙚𝙧𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙫𝙞𝙨𝙞𝙫𝙖 𝙙𝙚𝙞 𝙩𝙞𝙛𝙤𝙨𝙞.
Stadio Maradona: il progetto è pronto
𝙌𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙢𝙤𝙙𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖 𝙧𝙖𝙥𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙖 𝙚 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞𝙖 𝙧𝙞𝙫𝙤𝙡𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙤 𝙨𝙩𝙖𝙙𝙞𝙤, 𝙖𝙫𝙫𝙞𝙘𝙞𝙣𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙞𝙡 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙤 𝙖𝙡𝙡’𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙜𝙞𝙤𝙘𝙤 𝙚 𝙘𝙧𝙚𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙪𝙣’𝙖𝙩𝙢𝙤𝙨𝙛𝙚𝙧𝙖 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙘𝙤𝙞𝙣𝙫𝙤𝙡𝙜𝙚𝙣𝙩𝙚.𝙃𝙤 𝙖𝙥𝙥𝙚𝙣𝙖 𝙛𝙞𝙣𝙞𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙙𝙞𝙨𝙚𝙜𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙥𝙧𝙤𝙜𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙧𝙞𝙨𝙩𝙧𝙪𝙩𝙩𝙪𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙨𝙩𝙖𝙙𝙞𝙤 𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙥𝙞𝙨𝙩𝙖. 𝙎𝙖𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙪𝙣𝙖 𝙧𝙞𝙫𝙤𝙡𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞. 𝘽𝙞𝙨𝙤𝙜𝙣𝙖 𝙫𝙚𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙨𝙚 𝙫𝙚𝙧𝙧𝙖̀ 𝙖𝙥𝙥𝙧𝙤𝙫𝙖𝙩𝙤”.
Cosa ha aggiunto Zavanella a Radio Napoli Centrale
”È qualche giorno che non sento il presidente, ma stiamo andando. L’idea è di uno stadio totalmente coperto: tutti seduti e senza pista d’atletica. Napoli merita uno stadio all’avanguardia. Il presidente lo vuole fortemente, così come la città. Costi? Bisogna stabilire cosa c’è intorno. È importante avere spazi e un’architettura che si possa utilizzare quando non c’è la partita. Sono due concetti diversi ma che si devono unire. Le strutture adiacenti commerciali possono rendere più sostenibile l’intero progetto. La parte commerciale deve essere ampia e sostenere diversi servizi. Cifra? Probabilmente oltre i 100 milioni. Agibilità? Se bisognerà mantenere lo stadio aperto facendo i lavori i tempi e i costi sono molto diversi. Se dovessi dare un consiglio direi di trovare un’altra soluzione, almeno per un altro campionato.
Demolizione del “Maradona” e ricostruzione al suo posto di un altro stadio? Assolutamente no, lo escludo categoricamente. Tempi? Circa due anni, o due anni e mezzo. Oggi le tecnologie permettono di fare lavori in modo veloce, poi dipenderà anche se il Napoli continuerà a giocare nello stadio durante i lavori oppure no. La capienza, eventualmente, deve avere un minimo di sostenibilità per l’attività agonistica. La pista che non si può togliere? È un tema politico e non calcistico, e nemmeno tecnico. La mia idea è che uno stadio di calcio non debba avere la pista d’atletica, come ormai avviene ovunque. Se rimane la pista è ovvio che lo stadio non è destinato soltanto al calcio. Quando iniziare i lavori? Prima possibile, o al più tardi entro un anno, altrimenti diventa davvero difficile”.