header logo
Antonio Conte
Antonio Conte

Mancano circa 27 ore a Napoli-Venezia, gara valida per la diciottesima giornata di Serie A, arrivano informazioni sulla formazione di Conte da parte del Mattino.

Anguissa Neres Lukaku
Esultanza Napoli

Cosa scrive il Mattino

“Il georgiano e il brasiliano, insieme, fino ad adesso, sono andati in campo solo in tre gare e per un totale di 37 minuti. E non solo. E i due con Lukaku hanno giocato appena 14 minuti, con la Lazio. Briciole. Insomma, vedere i tre tenori azzurri contemporaneamente titolari con il Venezia sarebbe roba da fantasie nei bar. Ma la febbre di Matteo Politano, intoccabile e instancabile anche perché tatticamente insuperabile, fa sollevare la suggestione tra i tifosi del Napoli: Kvaratskhelia più Neres più Lukaku. L’hanno assaggiata per appena una manciata di minuti finali contro la squadra di Baroni, tra l’entrata del brasiliano (David) e l’uscita del belga al 90’ (Romelu). E adesso c’è l’ipotesi, concreta, di poterla gustare domani al Maradona più lungamente. Dipende dall’ex interista che ieri ha saltato l’allenamento per i sintomi dell’influenza che si trascina dal giorno di Natale e che lo hanno costretto a saltare l’allenamento. Oggi si capirà, ma guai a considerare già out un guerriero come Politano”.

 UN PASSO ALLA VOLTA

 “Venezia è l’ultima gara dell’anno solare. Inutile sottolineare come Conte non voglia che ci siano scherzi. Ha concesso la giornata di Natale di riposo e poi null’altro, poi ha tenuto la squadra sulla corda con i soliti consigli sull’alimentazione nei giorni di festa. L’idea del tridente con Neres a destra, Kvara a sinistra e Lukaku al centro ha qualcosa tra il mitologico e il mistico. Conte non li ha mai visti bene insieme neppure per gli scampoli di partita (se non nel match contro la Lazio in campionato NDR). Basta pensare che ben otto volte (con Juventus, Como, Empoli, Lecce, Milan, Atalanta, Roma e Torino) c’è stata la staffetta tra il georgiano e il portoghese. Nei fatti, insomma, Conte non ha mai concesso alla suggestione più spazio di quanto sia opportuno: ha sempre, più di ogni altra cosa, puntato sull’equilibrio. Ecco perché se Politano recupera toccherà certamente a lui una maglia nel tridente. Anche perché, quei tre lì, non sembrano troppo disposti alla fatica: forse solo Kvara appare preoccupato di coprire gli spazi, insomma di difendere. Ecco, dalle scelte di questo gironi di andata si torna al dubbio di compatibilità tra Neres e Kvara. E alla luce del fatto che quasi mai hanno giocato assieme se non con Bologna e Parma (nelle prime due giornate) e poi solo con la Lazio, per Conte la convivenza è una questione che va risolta". 

LE SCELTE 

“Nella distribuzione dei pesi dentro il Napoli, sono più essenziali gli sgobboni (come Politano, per l’appunto) che una punta di complemento come Ngonge e Neres. Le partite come quella con il Venezia, però, se vanno di traverso, potrebbero dare la possibilità a giocatori offensivi di poter coabitare anche dentro uno sgabuzzino. Meno integralista di quanto si pensi, Conte è capace di adattarsi a qualsiasi situazione: prima dell’accidenti di Politano, l’idea per domani era quella di tener fermo in panchina ancora Kvartskhelia e di puntare su Neres e sulla stessa formazione che ha vinto con il Genoa. Ma ora le valutazioni sono in corso e certo Conte non è uno che si fascia il capo: se oggi Politano sarà ancora indisponibile, varerà il tridente con Neres a destra e Kvara a sinistra. Senza dimenticare anche le chance di Ngonge: tutto dipende anche alla consistenza della tenuta del georgiano che, in ogni caso, ha continuato ad allenarsi con una fasciatura. Anche se non ci sono lesioni e la grande paura dei primi giorni è stata superata”. 

LA STAFFETTA

 "Il Napoli tatticamente è anche in questo equilibrio nella staffetta: prima uno, poi l’altro. Una squadra che vuole costruire e attaccare con coraggio ed entusiasmo. Ma domani con il Venezia come lo farà? La candidatura di Neres e Kvara insieme è irresistibile. Sempre se Politano darà forfait. Sennò il georgiano va verso un’altra panchina. Ovvio che l’ampio spettro di punte (ci sono Ngonge e Raspadori) consente al tecnico un ricco caleidoscopio di opzioni. Il 4-3-3 non è in discussione, sia pure nella variante 4-2-4 (dipende da Anguissa e McTominay)”:


💬 Commenti