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McTominay, Lukaku, Neres
McTominay, Lukaku e Neres

Per la prima volta, il Napoli ha una rosa di calciatori che supera di gran lunga quella della Juventus per trofei vinti. Quasi al pari di quella interista.

Se consideriamo gli allenatori, nessuno si avvicina ad Antonio Conte, che anche se si volessero sommare i trofei vinti dai tecnici delle dirette competitor, non arriverebbero al tecnico leccese.

Dati che la dicono lunga sulla bontà di questa squadra, puntellata ad hoc per il salentino. 
Risultato di gestione ottimale della macchina aziendale, che ha permesso un rilancio incredibile nonostante un decimo posto (che a questo punto è stato evidentemente un passo falso, con buona pace di detrattori e festeggiatori con champagne).

Conte-Napoli: matrimonio perfetto
 

Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte
Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte

Il Napoli ha scelto Conte perché ha potuto scegliere Conte. E Conte ha capito che il Napoli era il club ideale per le sue giuste velleità. Perché forte, ricco. Solido, soprattutto. Così tanto che ha potuto spendere 150 milioni senza incassare nulla, acquisire le prestazioni sportive di calciatori che già avevano vinto altrove (David Neres, Scott McTominay, Romelu Lukaku, Billy Gilmour). Avere una rosa che sa come si vince perché in molti già hanno vinto. Chi già c'era ed è restato, è salito sul tetto d’Italia appena un anno e mezzo fa.

Napoli e le sue rivali scudetto: rose a confronto

La rosa della Juventus, come trofei, non è minimamente paragonabile a quella napoletana. La differenza è abissale, notevole. Imbarazzante, a dire il vero. Il Milan si potrebbe mettere sullo stesso piano, ma se consideriamo che negli ultimi 5 anni la società rossonera per l'attaccante ha speso solo 16 milioni di euro, il paragone non regge. Il resto delle punte sono o parametri zero o prestiti. Solo l'Inter è sopra. Leggermente. Ma con una squadra più vecchia che dovrà essere per forza di cose rinnovata e un allenatore che, in confronto a Conte, sembra uno scolaro impreparato dinanzi ad un professore.

Un trionfo. Se facciamo un salto temporale a 10 anni fa, mai avremmo potuto immaginare una roba del genere. "La carne nelle salsicce" (triste detto napoletano) è stata messa con competenza e coraggio. Avere Conte in panchina è una conseguenza di anni di vertice (più punti di tutti proprio dopo la Juventus negli ultimi 10 anni) e gestione virtuosa.

Il Napoli ha scelto Conte e Conte ha scelto il Napoli. Processo naturale delle cose. 
Il Napoli ha tutto per vincere lo scudetto, nonostante la partenza di Khvicha Kvaratskhelia. L'esplosione di Neres è un toccasana. Il Napoli è un outsider solo per chi giudica l'ultimo ventennio per il decimo posto dello scorso anno. Ma se si elimina il filo del rancore, si può facilmente scoprire che questa è forse la rosa più vincente mai assemblata dal Napoli da quando Aurelio De Laurentiis ne è il proprietario.

Come se le gerarchie del calcio italiano si fossero incredibilmente invertite. E visti gli introiti dei prossimi mesi (compresi quelli del georgiano appena ceduto al PSG) il futuro si prospetta più roseo di quanto si possa immaginare.


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