"Conte vieta la parola 'facile': ogni sfida è una finale"

"Facile" è una parola bandita: Conte vuole un cambio di rotta
Nel quartier generale del Napoli guidato da Antonio Conte, il termine "facile" è considerato quasi un tabù, soprattutto quando si parla di calendario. Come riportato da Tuttosport, il tecnico azzurro è ben consapevole delle insidie che nascondono le sfide contro le squadre meno blasonate, specialmente alla luce dei numeri del girone di ritorno.
Numeri a confronto: l'inversione che Conte pretende
Nel girone d'andata, il Napoli ha raccolto 30 punti (media di 2,72 a partita) nelle gare contro squadre posizionate dall’undicesimo posto in giù. Nella seconda metà del campionato, però, la musica è cambiata: solo 5 punti in 4 partitecontro formazioni della parte destra della classifica, con una media scesa a 1,25 punti a gara. Un trend preoccupante che Conte è determinato a ribaltare il prima possibile.
La corsa scudetto: 7 finali per sognare
Il Napoli è attualmente a 3 punti di distanza dall'Inter capolista, con ancora 7 partite da disputare. Secondo Tuttosport, una situazione simile, con un distacco così ridotto a così poche giornate dal termine, si è verificata solo due volte negli ultimi vent’anni. In entrambe le occasioni, però, a trionfare è stata la squadra che si trovava in testa alla classifica.
Un precedente che fa sperare: il Napoli del 1990
C'è però un precedente storico che alimenta la speranza dei tifosi partenopei. L’unica squadra capace di conquistare lo scudetto partendo da una distanza simile (3 punti oggi, 2 ai tempi dei 2 punti a vittoria), è stato proprio il Napoli nella stagione 1989/90, che riuscì a rimontare il Milan nelle ultime giornate e a laurearsi campione d’Italia.