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Conte Inzaghi
Conte Inzaghi

Non nascondiamoci dietro un dito, qualche mese fa proprio chi vi scrive ha immaginato che la nuova formula della Champions League avrebbe potuto influire in misura sensibile sulle squadre impegnate.

Tuttavia, visto che quest'analisi è diventata un cavallo di battaglia un po' troppo pretestuoso, cavalcato dai soliti noti doppiopesisti, è giusto andare a snocciolare qualche dato che sembra lasciar propendere la bilancia da un altro lato.

Qui di seguito elenchiamo, andando a ritroso, gli ultimi testa a testa tra una squadra impegnata nelle Coppe ed una invece che poteva concentrarsi sul solo Campionato:

I PRECEDENTI

2021-22: Inter vs Milan vs Napoli

2017-2018: Juventus vs Napoli

2015-16: Juventus vs Napoli

2013-14: Juventus vs Roma

2011-12: Milan vs Juventus

2010-11: Milan vs Napoli

Andiamo adesso ad analizzare questi casi uno per uno.

2021-22

Campionato che vede un triello Milano-Napoli quasi fino alla fine, quando è la squadra di Spalletti la prima a crollare. Ma delle tre impegnate nella corsa scudetto, soltanto l'Inter (primo anno di Inzaghi) è quella impegnata in Champions, il Napoli è già uscito dall'Europa League e il Milan fuori ai gironi di Champions (ultimo, quindi anche niente ripescaggio in Europa League). L'Inter uscì poi agli ottavi di finale contro il Liverpool ed in quella finestra di tempo che parte dalla giornata precedente al match di andata contro Klopp a quella successiva al match di ritorno giocò 5 partite di campionato totalizzando… soltanto 6 punti! Pareggi con Napoli, Genoa e Torino e addirittura sconfitta a Sassuolo. Effettivamente un cammino che poi le è costato lo scudetto.

2017-18

Nel 2017-18 la Juventus fu impegnata fino ai quarti di finale di Champions. In realtà anche il Napoli aveva le Coppe, ma Sarri decise quasi volontariamente di rinunciarvi applicando un super turnover nel match di andata dei sedicesimi di finale di Europa League, perso 1-3 con il Lipsia. 

Nella finestra che parte dalla giornata precedente agli ottavi di finale a quella successiva al match di ritorno dei quarti (quello dell'arbitro con il bidone dell'immondizia al posto del cuore, reo di aver fischiato un rigore netto) la Juventus in campionato realizzò 25 punti sui 27 disponibili. Nessuna frenata quindi, che invece ebbe nelle giornate successive, quando dalla Coppa era ormai fuori: pareggiò a Crotone, perse lo scontro diretto contro il Napoli e poi vinse a Milano contro l'Inter in una maniera… rocambolesca dai, diciamo così. La Juve poi vinse il titolo.

2015-16

In questo caso la finestra è più ristretta, poiché la Juve venne eliminata agli ottavi, che però la tennero impegnata, almeno mentalmente, per 3 settimane (questa era la distanza tra il match di andata e quello di ritorno contro il Bayern Monaco). Le giornate quindi coinvolte in quella finestra furono quattro: 10 punti su 12 per la squadra di Allegri, con l'unico pareggio arrivato a Bologna, ma dopo la vittoria nello scontro diretto contro il Napoli e dopo una striscia di quindici vittorie consecutive. La Juve vinse poi quello scudetto. Nessun effetto Coppa, quindi.

2013-14

In questo caso la Coppa che tenne impegnata la Juventus di Conte fu l'Europa League, con finale a Torino. La Juve venne eliminata in semifinale dal Benfica. In questo caso non ci siamo premurati di andare a controllare la finestra coinvolta perché quella fu la Juve che totalizzò 102 punti, record assoluto per la serie A. Ci sembra sufficiente come elemento probatorio.

2011-12

Il famigerato gol non dato a Muntari in Milan Juve

Il famigerato gol di Muntari non assegnato. Forse questa stagione è l'unico elemento a favore di chi dice che la Coppa tolga energie. In questo caso il Milan di Allegri e Ibrahimovic nella finestra di tempo che lo vide giocare in Champions, totalizzò in campionato 20 punti su 27, con una sconfitta cruciale arrivata proprio nella giornata post-eliminazione: Milan Fiorentina 1-2. Insomma, anche qui si potrebbe concludere che non fu proprio l'impegno in Coppa, quanto l'eliminazione a giocare un ruolo. Vinse la Juve di… Conte.

2010-11

Qui è inserito il Napoli di Mazzarri come rivale del Milan, anche se a fine anno fu l'Inter post triplete di Leonardo ad arrivare seconda. Tuttavia il testa a testa fino ad aprile fu con gli azzurri. Il Milan impegnato in Champions ed eliminato agli ottavi, fece 13 punti sui 15 disponibili in campionato, ottenuti però battendo la Juventus a  Torino e poi proprio il Napoli nello scontro diretto.

CONCLUSIONI

Insomma, guardando questi precedenti, sembra che la Coppa nella maggior parte dei casi presi in esame non abbia rappresentato un limite per chi l'ha disputata. Ci sono due eccezioni però:

La prima è la stagione 2011-12 che indica l'eliminazione della Coppa, piuttosto che l'andare avanti, come un boost emotivo e negativo piuttosto forte. Anche perché, una volta fuori eventualmente dalla Coppa più prestigiosa, la pressione del dover  vincere a tutti i costi un titolo potrebbe risultare, chissà, insostenibile. 

L'altra eccezione è appunto la stagione 2021-22.

Beh, la coincidenza vuole che queste due stagioni abbiano visto, nei panni dell'allenatore rimontante e di quello rimontato rispettivamente… Antonio Conte e Simone Inzaghi. Ecco. Fate voi.

Ci aspetta un bel duello, non c'è che dire.

 

 


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