Maradona: restyling da 100 milioni, obiettivo EURO 2032
Napoli punta a ristrutturare il Maradona per EURO 2032 con riapertura del terzo anello e 68mila posti, restyling da circa 100 milioni.

Un progetto per EURO 2032

La ristrutturazione dello stadio Diego Armando Maradona entra in una fase cruciale con l’obiettivo di rendere Napoli una delle cinque sedi italiane per EURO 2032. Il sindaco Gaetano Manfredi e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sono in costante dialogo da settimane per definire i dettagli dell’intervento, in particolare riguardo alla riapertura del terzo anello dell’impianto. Il 30 aprile sarà completato uno studio tecnico, già definito promettente dal primo cittadino, che sarà condiviso con il patron azzurro per avviare una valutazione congiunta.
Il terzo anello come chiave del progetto
La possibile riapertura del terzo anello rappresenta un passaggio strategico: permetterebbe di realizzare i lavori senza dover trasferire temporaneamente il Napoli in un altro stadio. Questo eviterebbe perdite economiche al club e, una volta concluso il restyling, porterebbe la capienza del Maradona a circa 68.000 posti. Una cifra vicina alla visione originaria di De Laurentiis, che da tempo sogna uno stadio moderno e all’altezza delle grandi realtà europee, sia dal punto di vista funzionale che economico.
Investimenti e opportunità economiche
Il costo stimato dell’intervento si aggira attorno ai 100 milioni di euro, cifra che dovrebbe essere coperta in larga parte dallo stesso De Laurentiis. Le possibilità per finanziare l’operazione sono molteplici: dal credito agevolato alla detassazione prevista dalla legge sugli stadi. Quest’ultima, oltre agli incentivi fiscali, garantisce anche una concessione fino a 99 anni dell’impianto, permettendo così al club di sfruttare spazi interni ed esterni per attività collaterali, come la creazione di un centro commerciale o l’utilizzo del parcheggio sotterraneo da 250 posti.
Verso uno stadio moderno e multifunzionale
L’ambizione condivisa tra Comune e SSC Napoli è quella di trasformare il Maradona in uno stadio moderno e multifunzionale, capace di vivere sette giorni su sette. Non solo calcio, dunque, ma eventi, servizi e attività commerciali che rendano la struttura un vero e proprio polo attrattivo per la città. Il 5 maggio, la partecipazione del sindaco Manfredi a Radio Crc confermerà ulteriormente l’interesse istituzionale verso il progetto. La strada intrapresa è chiara: dotare Napoli di un impianto rinnovato, funzionale e all’altezza dei grandi palcoscenici europei.
Fonte: Calcio e Finanza