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Giovanni Manna in campo durante una partita del Napoli
Giovanni Manna in campo durante una partita del Napoli

Non solo acquisti, ma anche cessioni per il Napoli: cosa sta facendo Manna

Il Napoli con il suo direttore sportivo Giovanni Manna, sta lavorando agli acquisti ma anche alle cessioni: ne parla la Gazzetta dello Sport.

Le cessioni in casa Napoli: ecco che sta programmando Manna

Trentadue gol subiti in trentotto partite. Una media da miglior difesa d’Europa, se si guarda ai cinque principali campionati. Ma anche i muri più solidi, prima o poi, vanno ritoccati. E così, nonostante i numeri da capogiro, qualcosa cambia. Non tutto, certo: lo scudetto, costruito anche sulla compattezza difensiva, non viene smantellato, ma qualche tassello potrebbe muoversi.


 

Nel frattempo, restano i punti fermi – o almeno quelli che così appaiono. Alex Meret è da mesi in attesa di un rinnovo che sembra sempre vicino, mai definitivo. Ogni tanto filtra un segnale positivo, una promessa, una rassicurazione. Il tempo passa, ma il finale sembra scritto: arriverà. Serve solo pazienza.


 

Chi invece pare restare ben saldo è un gruppo ristretto: Buongiorno, Di Lorenzo, Juan Jesus, Marianucci, con Mazzocchi e Spinazzola in posizione più sfumata. Rafa Marin ha ancora il Villarreal che lo osserva da lontano, mentre su Rrahmani si affacciano tentazioni arabe difficili da ignorare.


 

E poi c’è il fronte offensivo, dove si muove qualcosa di più. Giovanni Simeone ha estimatori in giro per l’Europa. Piace, e ha sempre segnato quando gli è stato concesso spazio. La sua avventura a Napoli potrebbe concludersi, ma senza rancori: ha conquistato tutti con il carattere, ha lasciato il segno. E in un’intervista di qualche tempo fa aveva espresso un desiderio: giocare in Spagna, magari non nell’Atletico Madrid allenato dal padre, ma comunque non troppo lontano da lui. Una frase che oggi sembra avere più peso, perché il suo futuro potrebbe davvero prendere quella direzione.


 

Conte, De Laurentiis e Chiavelli alla presentazione del Mister a Dimaro 2024
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Su Raspadori invece pesa un contratto da grande e un’età che lo tiene ancora nel limbo tra promessa e certezza. A gennaio c’era stato il tentativo dell’Olympique Marsiglia, spinto da De Zerbi, che lo conosce bene. E chissà se quella fiamma tornerà ad accendersi.


 

Ngonge, invece, è rimasto un po’ ai margini. Arrivato a gennaio con tante aspettative, non ha mai trovato davvero spazio. Ma ha 25 anni, un buon ricordo lasciato a Verona, e ancora un discreto appeal: il suo nome tornerà a circolare.


 

Intanto, Giovanni Manna osserva tutto con calma. Niente fretta, nessun colpo di teatro. Il mercato, quello vero, è ancora lontano. Adesso è il tempo dell’ascolto, delle valutazioni. Di capire cosa tenere, cosa lasciar andare e come ricostruire, un pezzo alla volta.


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