De Luca sul terzo mandato: "Mi auguro che Napoli e la Campania non tornino nella palude"
Così il presidente della Campania nel consueto appuntamento del venerdì nel quale fa il punto della situazione sulle attività della Regione

"Rimarremo concentrati per salvaguardare quello che abbiamo fatto. Non ci vuole nulla che tornino rifiuti in strada o l'acqua non potabile. Per i politicanti non contano nulla i fatti. Contano il trasformismo, le relazioni, il vendersi al migliore offerente. Rimarremo fedeli alla linea con grande dignità a testa alta", chiude così Vincenzo De Luca il consueto appuntamento del venerdì nel quale fa il punto della situazione sulle attività della Regione.
Stavolta però la rilevanza dell'intervento è data dalla notizia della impossibilità per il Governatore di candidarsi per il terzo mandato dopo il pronunciamento della Consulta.

"La legge non è uguale per tutti"
"Chi mi ha preceduto in Campania alla presidenza è stato sconfitto da me dopo il primo mandato. In altre Regioni è capitato lo stesso. Nessuna concentrazione di potere. Il presidente della Regione Veneto ha fatto tre mandati e nessuno ha detto niente. Nel Piemonte si può fare e nessuno ha fatto ricorso. La vergogna è che le forze di opposizione non hanno detto nulla. La legge dunque non è uguale per tutti. Ai politici non interessa il futuro dei territori. Non si vuole dare la parola ai cittadini per chi parla di limiti di mandato. Vogliono tappare la bocca ai cittadini. Mi auguro che la Campania e Napoli non tornino nella palude. Lavoreremo anche con un senso di liberazione.Domani incontreremo i gruppi consiliari, ma nessuno si distragga. Bisogna lavorare. In due mesi abbiamo programmato attività che non si fanno in 10 anni altrove. Poi dovremo vedere cosa fare per lo squinternato del presidente americano. Difenderemo le nostre aziende contro i dazi, ma abbiamo talmente tanta qualità. Comunque daremo misure di sostegno alle imprese", conclude De Luca.