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Giovanni Manna
Giovanni Manna

Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa. Potrete leggerla qui su Napoli Network.

La conferenza stampa di Manna sul calciomercato del Napoli

”Ci tenevamo a precisare alcune dinamiche che possono sembrare non veritierie. Ci vogliamo mettere la faccia.

Noi ringraziamo Khvicha Kvaratskhelia per ciò che ha fatto per il Napoli, per la città e per i tifosi. Abbiamo provato a sanare una situazione complicata da luglio in poi. Siamo stati costretti a venderlo perché eravamo di fatto ricattati. Ho letto che era per risanare il bilancio, ma lo smentisco. Abbiamo trattato un rinnovo importante fino a Natale, ma poi le dinamiche del calcio ci hanno portato a venderlo. È andato via un calciatore importante, è oggettivo. Abbiamo provato a sostituirlo in modo adeguato, non siamo riusciti a fare quello che volevamo per i nostri parametri. I giocatori forti difficilmente si smuovono a gennaio e per noi non è stato facile. I parametri salariali ci saranno sempre per un club come il nostro.

Rinnovo Olivera? Il contratto di Olivera è pressoché fatto, siamo tranquilli e contenti. Mathias vuole fortemente rinnovare. Alex vuole rinnovare, ci siamo dati appuntamenti a subito dopo il mercato, siamo tutti tranquilli. Frank ha un contratto che prevede un’opzione a nostro favore fino al 2027. Ci rivedremo nei prossimi mesi, anche se per lui è meno incombente di Meret. Vogliamo prolungare anche lui.


Danilo? Lo conosco personalmente ed avevamo un  su tutto con lui, ci aspettavamo arrivasse nei giorni successivi all’accordo. Poi però il giocatore ha cambiato idea, talvolta ci sono aspetti familiari che sono importanti. Purtroppo non è andata bene, ci sarebbe stato utile.

Per Comuzzo volevamo fare un investimento per il futuro e ci avrebbe consentito di far andare a giocare Marin con cui già avevo un accordo per mandarlo a giocare. Abbiamo fatto due offerte scritte vere e ci eravamo spinti oltre il valore del calciatore e non siamo riusciti a prenderlo. Dispiace per la cosa che è diventata mediatica.

Con il mister ci siamo confrontati a fine mercato e non siamo contenti. Talvolta le aspettative della gente sono alte, talvolta anche noi le abbiamo create. In ogni modo abbiamo un grande gruppo da 54 punti in 23 gare, ma non dobbiamo sminuire i ragazzi.

Le strategie sono sempre convergenti. Conte è focalizzato sul campo e sul lavoro ed adesso stare qui a parlare troppo di mercato sminuisce quanto fatto finora. In estate una squadra arrivata decima grazie al lavoro estivo della società e grazie al lavoro del mister si è rilanciata ed adesso è in linea con l’obiettivo di tornare nelle Coppe.

È normale che una realtà come Napoli possa essere vista come una realtà di passaggio, ma dobbiamo intraprendere un percorso di crescita per tutta la realtà che non si ottengono in 6 mesi. I risultati avuti ci fanno pensare che abbiamo accelerato in questo percorso, ma ci vuole tempo. Dovevamo fare meglio, ma questa squadra sta facendo qualcosa di incredibile. È stato difficile, sono qui per prendermi le responsabilità. A fine conferenza il discorso mercato si è chiuso.

Interviene Nicola Lombardo: “Solidarietà a Manuel Parlato per il coraggio dimostrato”.

Ci sono stati diversi nomi in ballo. Garnacho lo abbiamo trattato anche prima della partenza di Kvaratskhelia. Abbiamo fatto un’offerta importante allo United, eravamo vicini. Un giocatore per lasciare là Premier League a gennaio voleva essere accontentato economicamente e non volevamo farlo. Perché un calciatore giovane avrebbe guadagnato molto di più di tanti ragazzi che per ora stanno lottando sul campo ed avrebbe potuto alterare qualche equilibrio. Per Adeyemi abbiamo avuto un accordo col Dortmund, Adeyemi però non è voluto venire e non abbiamo voluto insistere. Da quando sono a Napoli chi è venuto è stato entusiasta. Io non devo convincere nessuno perché a Napoli c’è uno dei migliori allenatori al mondo ed è primo in classifica, devo fare poco per convincere i giocatori. L’anno prossimo, con i soldi della cessione di Kvaratskhelia e delle altre cessioni e delle coppe, faremo una squadra più forte.

Per Saint Maximin ci sono stati problemi burocratici: il rammarico è stato andare solo alla fine su un profilo come Okafor.

Kvaratskhelia lavora col PSG da maggio 2024. Non lo abbiamo ceduto in estate, abbiamo rifiutato anche un’offerta per due. Non volevamo perderlo in estate per dare un segnale di forza. Siamo arrivati al nostro massimo per lui, poi è normale che si parli tra le parti da tempo. Io stesso parlo col PSG da tempo per altri motivi. Le dinamiche del calcio sono queste.

È falso che Okafor non abbia passato le visite col Lipsia. Attualmente è però  un po’ indietro per i nostri parametri, che sono molto alti, ha bisogno di un po’ di tempo per entrare in condizione.

Noi lavoriamo per caratteristiche per migliorare la squadra. Siam partiti con Garnacho, che è stato molto vicino, così come è stato Adeyemi. Noi non vogliamo buttare fumo negli occhi. Poi purtroppo quando le cose cambiano in corsa, non è facile e non mi piace cambiare le carte in tavola. Rimaniamo concentrati e non facciamoci perdere dalla negatività.

Rafa Marin è il primo calciatore che il Napoli ha acquistato ed è entrato per sostituire Ostigaard. Arriva da un settore giovanile importante, ma abbiamo in rosa calciatori di alto livello. Normale che faccia fatica, ha bisogno di ambientarsi, pure se sono passati 6 mesi. Avevamo i documenti firmati col Villareal, avevo promesso di darlo in prestito, ma le condizioni non ci sono stati ed ora deve rimanere concentrato. Abbiamo parlato con lui così come con altri che volevano trovare più spazio. Scendiamo in campo in 11, ma in realtà siamo tutti quanti. Yeremay lo abbiamo visto, come tanti, ma ci siamo solo informati e nulla di più.

Presi per il collo è un termine scorretto e forte. Nel mercato è normale una dinamica simile se si ha forza. Nel mercato estivo la disponibilità di calciatori è maggiore e spesso la disponibilità dei club è inferiore. Non è corretto uscire dai nostri parametri e iper valutare i calciatori. C’è ambizione e c è un’aspettativa molto alta della piazza e dobbiamo guardare il nostro obiettivo. Io non voglio stroncare le ambizioni, ma dobbiamo sempre rimanere ancorati alla realtà. Voglio calmare un po’ gli animi. L’allenatore sa quello che dobbiamo fare e stiamo lavorando per arrivarci. Il Napoli non è finito ieri, ci vuole coerenza ed obiettività. Lo abbiamo dimostrato con Osimhen e non solo. Ci sono club che possono fare delle cose che noi non possiamo fare. Non facciamo operazioni che possono bruciare od incendiare la piazza per accelerare un percorso.

L’anno scorso ho iniziato a giugno a Napoli dopo una stagione complicata. Abbiamo preso Conte, il miglior allenatore in circolazione, ed abbiamo esaudito le sue richieste alla fine. Le scelte fatte in estate erano definite da 20-30 giorni, ma aspettavamo la cessione di Osimhen. La cessione di Kvaratskhelia ci aiuterà in estate sperando poi di andare in Champions. Inoltre Conte adesso conoscerà La Rosa, cosa ben diversa che valutare i calciatori in tv. Partiamo in vantaggio e dobbiamo iniziare sin da ora per migliorarci in estate, come si fa nei club dove si programma.

Sicuramente avremmo potuto provare negli anni precedenti a rinnovare un contratto che ci avrebbe protetto da dinamiche extra calcio. Quando una persona vuole andare via è difficile convincerla a rimanere. Perché dobbiamo convincere un calciatore a rimanere? Chiunque è qui deve volerlo, deve lavorare duramente, deve seguire l’allenatore. Questi valori sono alla base per tutti. Se questi valori vengono meno bisogna lasciar andare la gente. Conte si è speso in prima persona per tentare a far rimanere Kvaratskhelia. Non dobbiamo darci delle colpe per averlo fatto andare via, è andata così.

Se un ragazzo non è centrale al centro del progetto ad un certo punto va venduto, altrimenti si deve cercare di rinnovare un contratto.

Di questioni tecnico-tattiche se ne occuperà Conte. Il Napoli deve prendere giocatori forti, che possono essere giovani o più grandi. Avevamo trattato Dorgu, poi lo United ha fatto un’offerta fuori mercato per un giovane forte di prospettiva e non è facile far aspettare il ragazzo. Un’opportunità come McTominay l’abbiamo colta. Nom possiamo pagare 5-6 milioni di commissioni a giocatori in scadenza. Altri lo fanno, noi no. Spinazzola è un over 30, Lukaku idem, Buongiorno ha 25 anni, Gilmour è un 2001. Volevamo sostituire Kvaratskhelia e non l’abbiamo fatto come voluto, la responsabilità è mia. In estate però abbiamo sbagliato poco. Fare lo step in più per accontentare Garnacho voleva dire mettere un calciatore così all’improvviso in un gruppo con dei ragazzi che si fanno il culo da luglio. Il mercato però non finisce oggi, ma riparte. Ora dobbiamo essere solidi per dare risposte a calciatori, ambiente e tifosi. Dobbiamo essere concentrati sulla qualificazione in Champions, senza impedire di sognare.

Questa squadra merita solo parole positive, nessuno si aspettava una resa così della squadra se siete onesti.


Manna sulle difficoltà avute nel calciomercato di gennaio

Noi siamo il Napoli, io con Conte sto tutti i giorni. Le scelte sono condivise, poi nell’ultimo giorno di mercato bisogna essere creativi. Folorunsho per me è un buon calciatore che ora sta giocando titolare alla Fiorentina, anche perché ha lavorato 6 mesi qui, cosa che altrove non fanno. Billing ha tante presenze in Premier League, se chiamato in causa dimostrerà il suo valore. Tutte le cose sono condivise, come il difensore che non siamo riusciti a prendere. 3 mesi di mercato sono più gestibili, 1 mese è più imprevedibile. Qui lavora il Napoli, non solo io, non Conte, non Aurelio De Laurentiis”.


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