Ndoye piace a Conte: il Napoli è tornato forte sul giocatore
Il Napoli apprezza molto Dan Ndoye del Bologna e studia come impostare l’affare

Il mercato del Napoli prosegue sotto l’occhio attento di Antonio Conte che sarà il vero e proprio giudice delle prossime mosse degli azzurri. Uno dei nomi più seguiti e chiacchierati delle ultime ore è quello di Dan Ndoye, esterno offensivo del Bologna. Ne parla la Gazzetta dello Sport.
Napoli, Conte ha chiesto Ndoye
Nel mercato dove ogni mossa può diventare la chiave per un incastro più grande, Napoli e Bologna intrecciano discorsi che, ufficialmente, restano separati. Ma nei fatti, iniziano ad avvicinarsi. Dan Ndoye, ala svizzera esplosa definitivamente nella seconda parte di stagione, è da tempo un obiettivo del Napoli. E il Bologna, che l’ha preso a 11 milioni, ora lo valuta 40. Punto. Senza sconti. Il Napoli ci pensa, sa che Conte lo stima, e prepara l’assalto.
E proprio da lì nasce una possibilità: se davvero Napoli vuole Ndoye, allora Bologna potrebbe cogliere l’occasione per provare a prendersi Giacomo Raspadori. Non uno scambio, niente pacchetti tutto incluso: due operazioni distinte. Da un lato soldi, dall’altro un prestito – magari oneroso – per dare a Jack quello spazio che a Napoli, anche da campione d’Italia, non sempre ha avuto. Il Bologna lo vede come una terza punta perfetta: non per gerarchie, ma per duttilità, intelligenza tattica, qualità. Giocatore completo, che sa stare ovunque nel reparto offensivo e che – dettaglio non banale – è bolognese.
Napoli, la valutazione di Ndoye è alta: occhio alla carta Raspadori

L’operazione è complessa, ma l’idea è concreta. E nei meccanismi del mercato, in cui un affare tira l’altro, tutto può diventare improvvisamente più realistico. Il Bologna, del resto, ha bisogno di allargare l’attacco: Dallinga e Castro, sì, ma serve un innesto pronto, anche per affrontare le quattro competizioni della nuova stagione. Raspadori avrebbe senso, ha ancora tre anni di contratto col Napoli ma sente che è arrivato il momento di giocare di più.
Sul fronte delle alternative, Sartori tiene accesi più radar: Francesco Pio Esposito (tra i preferiti), Piccoli, Sebastiano Esposito. Si guarda anche all’estero: la pista olandese (Mijnans, Van Bommel), quella ceca (Vitik), l’argentino Roman Vega, per il quale servono 8 milioni, mentre il rinnovo di Lykogiannis resta in sospeso. E infine Tomas Suslov, che piace molto, ma il Verona spara alto.
In tutto questo, Raspadori resta una suggestione forte. Per talento, per versatilità, per origini. Una trattativa parallela, certo, ma che potrebbe camminare sulle gambe dell’altra. Perché nel mercato – come nella vita – certi incastri succedono solo se due linee, prima o poi, si toccano.