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Napoli-Roma si avvicina e stando a quanto riportato dalle fonti più autorevoli, ci sarà il ritorno di Claudio Ranieri sulla panchina della sua Roma. Andiamo alla scoperta di un Signore del calcio italiano.

Napoli-Roma: le statistiche dell'ex

Ranieri al Napoli 

Ranieri tornerà ad allenare in una partita speciale contro una squadra a lui molto cara: la sua stagione al Napoli (1991-1992) è stata il suo definitivo trampolino di lancio, con il ritorno in Coppa Uefa degli azzurri che convinse la Fiorentina ad investire su di lui. Di seguito le statistiche di Ranieri contro il Napoli.

  • 10 vittorie
  • 4 pareggi
  • 12 sconfitte

L'ultima partita disputata contro una squadra gestita dall'allenatore romano è stata una doccia fredda per gli azzurri: a febbraio 2024, il Cagliari fermò il Napoli sull'1-1 proprio negli ultimi istanti di gara, dopo molteplici occasioni sprecate dai partenopei per chiudere la partita. A segno Victor Osimhen e Zito Luvumbo.

Curiosità: alla guida di Inter, Juventus e Roma, è sempre rimasto imbattuto nelle stracittadine. Inoltre, è l'unico allenatore italiano ad aver disputato e vinto tutte le 4 principali stracittadine (Milano, Roma, Torino, Genova).

Ranieri: palmarès e punti salienti della sua carriera

Claudio Ranieri sulla panchina della Roma.
Claudio Ranieri sulla panchina della Roma.

L'ultratrentennale carriera di Ranieri lo rende una delle più autorevoli figure della storia recente del calcio italiano. Sempre condraddistintosi per la sua professionalità e le sue doti umane. Partito nel 1986 in Interregionale e impressionando alla guida di Vigor Lamezia e Campania Puteolana, è difendendo i colori del Cagliari che riesce ad arrivare ai vertici della piramide calcistica italiana, conquistando la Serie A in due stagioni (88-90) e mantenendola con sofferenza nel 1990-1991. Subito per lui l'allettante occasione Napoli, che dopo una stagione disastrosa riesce a risollevare e a portarlo al quarto posto anche dopo aver lottato per lo Scudetto durante i primi mesi della stagione. Esonerato sciaguratamente l'anno dopo, ripartirà dalla Fiorentina che trascinerà in 4 anni dalla Serie B alla vittoria di Coppa Italia e Supercoppa per poi spingersi addirittura alle semifinali di Coppa delle Coppe. Nel 1997 comincia un'avventura estera che lo porterà sulla panchina del Valencia (dove vincerà Intertoto e Coppa del Re), poi su quella dell'Atletico Madrid e su quella del Chelsea, dove sarà oggetto delle beffe della stampa con il nomignolo “tinkerman”, “l'indeciso”. Nonostante i buoni risultati come la semifinale di Champions o il secondo posto in Premier e le ben 107 vittorie in 199 partite, venne sostituito da Mourinho. L'anno dopo, tornato al Valencia, riuscirà a portare a casa la Supercoppa Europea. Il ritorno in Italia avviene nel 2007, dove a metà stagione subentra a Pioli e salva un Parma in caduta libera. Poi l'avventura biennale alla Juventus neopromossa condita da un terzo posto e la chiamata della sua Roma: arrivato dopo due giornate, nel 2009-2010 sfiora una storica rimonta Scudetto ai danni dell'Inter che due anni dopo lo chiamerà in uno sfortunato semestre che si concluderà con la decisione di Ranieri di tornare fuori dai confini nazionali, dove vivrà l'esperienza positiva al Monaco (promozione in Ligue 1 e secondo posto) e una disastrosa avventura sulla panchina della Grecia.

La giustizia paga il suo debito con Ranieri nella stagione 2015-2016: nell'Inghilterra che tanto lo aveva denigrato nella sua passata esperienza, l'allenatore romano compie una delle più grandi imprese della storia dello sport. Vincendo il campionato alla guida del Leicester, ottiene riconoscimenti individuali a bizzeffe (ben 9 nel 2016) e finalmente la stampa inglese muta il denigratoria “tinkerman” in “thinkerman”, il pensatore. Dopo le esperienze alla guida di Nantes e Fulham, Sir Claudio torna in Italia dapprima per traghettare la sua Roma nel 2019 e poi per portare la Sampdoria ad una comoda salvezza. Nel 2021-2022 guida il Watford per 13 partite e l'anno dopo, il 23 dicembre del 2022, il Cagliari che lo aveva lanciato lo chiama nel disperato bisogno di risollevare una classifica indegna per una neoretrocessa (14esimo posto). In due anni, con un'altra impresa delle sue, Ranieri vincerà dapprima la finale dei playoff al 92' sul campo del Bari (1-1 in Sardegna, 0-1 al San Nicola) e riuscirà a mantenere la categoria alla penultima giornata l'anno seguente, proprio come nel 1991. 

Aveva detto basta. Ma al cuor non si comanda… e rieccolo a difendere i colori della sua Roma.


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