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Il no all’Arabia non chiude la porta: Al Hilal resta sullo sfondo

Il primo rifiuto è arrivato a inizio mese: Victor Osimhen ha detto no all’Al Hilal, almeno per ora. Ma in Arabia non hanno smesso di crederci. La loro offerta resta sul tavolo, pronta a essere rilanciata. E la clausola, quei 75 milioni fissati dal Napoli, è tutto sommato accessibile per un fondo saudita. La domanda, allora, non è più “quanto”, ma “dove”.

Premier o Serie A, ma a 12 milioni l’anno: lo stipendio è l’ostacolo

Osimhen vuole restare in Europa. Questo, finora, è il suo messaggio. Il suo desiderio si chiama Premier League, ma guarda anche all’Italia, dove Juve e Milan restano vigili. I bianconeri lo seguono da mesi. I rossoneri, con Allegri al timone, lo vedrebbero come il colpo ideale per aprire un nuovo ciclo. Ma l’ingaggio è il vero nodo: 12 milioni netti, lo stipendio che Osimhen guadagna attualmente, scoraggia più di un pretendente.

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Rapporti ai minimi col Napoli: addio inevitabile, ma senza fretta

Nel frattempo, il Napoli resta in attesa. I rapporti tra il club e Osimhen sono ormai logori, freddi, quasi inesistenti. Il ritorno non è previsto, né dal punto di vista sportivo né da quello umano. Ma l’uscita dev’essere costruita, non svenduta. Il club attende l’offerta giusta, mentre Antonio Conte pianifica un attacco nuovo, senza di lui.

L’addio di Osimhen è certo. Meno certa, al momento, è la sua prossima destinazione. Arabia, Inghilterra o Italia? Molto dipenderà da chi sarà disposto non solo a pagare, ma anche a crederci. Perché prendere Victor oggi vuol dire scommettere sul suo rilancio. Ma anche accendere un progetto.

Fonte: CDS


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