Zazzaroni: “Conte e De Laurentiis, una partita vinta da entrambi”

Il confronto tra due maestri della scena
Nel suo editoriale odierno sul Corriere dello Sport, il direttore Ivan Zazzaroni analizza il momento del Napoli e il rapporto tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis. Una “partita” vera, ma giocata su un terreno che entrambi conoscono bene: quello della strategia, della visione e della comunicazione.
“Conte ha giocato sul terreno naturale di De Laurentiis. La partita non è stata né troppo lunga né troppo complicata, e alla fine hanno vinto entrambi. Ma a stravincere è stata Napoli.”
Il presidente-produttore e il tecnico in cerca di garanzie
Zazzaroni sottolinea come Conte abbia dovuto affrontare non solo un presidente, ma un uomo abituato alla trattativa in stile cinematografico, capace di muoversi tra copioni e protagonisti. Un produttore che ha trasferito nel calcio gli stessi codici del set: visione, narrazione, teatralità e controllo creativo.
Il gelo post-Kvara e la distanza prima del riavvicinamento
Il rapporto si era incrinato a gennaio, quando Conte si era sentito tradito dalla possibile cessione di Kvaratskhelia, per la cui permanenza si era battuto con forza già nell’estate precedente. Da quel momento, il tecnico aveva preso le distanze, lasciando filtrare l’idea di un addio al termine della prima stagione.
La svolta: il futuro si chiama crescita
Il punto di svolta è arrivato solo dopo la vittoria dello Scudetto. Lì Conte ha compreso che il modo migliore per proteggere sé stesso e il suo progetto era continuare a vincere. Zazzaroni rivela che per mesi l’allenatore ha ruotato il suo discorso su due parole chiave: “miracolo” per il presente e “crescita” per il futuro. E alla fine ha scelto di restare.