Fratelli d'Italia contro Roberto Saviano: ancora un attacco allo scrittore napoletano
L'accusa è di essersi arricchito scrivendo "Gomorra", romanzo per cui lo scrittore vive sotto scorta da quasi vent'anni

“Diffida di chi ha migliorato la propria vita speculando sulla criminalità. Prendi esempio da chi l'ha combattuta, pagando con la vita”.
Queste le parole utilizzate da Fratelli d'Italia nella giornata di ieri in occasione dell'anniversario della strage di Capaci per attaccare ancora una volta e senza nemmeno citarlo lo scrittore Roberto Saviano.
Alla base di questo attacco c'è l'accusa (neanche troppo velata) di essersi arricchito scrivendo “Gomorra”.

Romanzo per cui lo scrittore vive sotto scorta da quasi 20 anni per le minacce ricevute proprio dalla Camorra.
Quello che mi fa riflettere è come in una giornata di ricordo come quella di ieri che dovrebbe solamente far pensare a due figure importanti come Falcone e Borsellino si sia trasformata ancora una volta in un'occasione per attaccare un libero cittadino.
In un paese come l'Italia in cui la libertà di stampa è sempre più a rischio (secondo l'analisi di Reporter senza frontiere la nostra nazione è al quarantanovesimo posto della classifica) si ha avuto la dimostrazione ancora una volta che chi ha il coraggio di esporsi invece di essere apprezzato viene criticato solamente per non essere espressione di quello che la maggioranza della politica del paese vuole sentirsi dire.