Il ruolo del terzino sinistro non esiste più
Il termine “terzino” sta diventando anacronistico. The Athletic, in uno dei suoi approfondimenti tattici più letti, spiega come questo ruolo si sia trasformato da semplice difensore laterale in un’arma offensiva capace di incidere quanto — e spesso più — di un attaccante. Un concetto che in Serie A trova un perfetto interprete in Leonardo Spinazzola, oggi protagonista nel Napoli di Conte, pur non essendo citato nel pezzo dedicato alla Premier League.
Secondo i dati raccolti da SkillCorner, società di analisi con sede a Parigi, la stagione 2024-25 ha registrato il picco più alto degli ultimi sette anni per i terzini sinistri che effettuano incursioni sotto porta, con un aumento del 57% rispetto al 2018-19. È un segnale chiaro: le squadre chiedono sempre più ai propri laterali di incidere in fase offensiva, diventando creatori di superiorità numerica e veri “disturbatori” delle difese avversarie.
Le corse “underlap” e la nuova mappa del campo
Per capire questa rivoluzione tattica, The Athletic riporta la definizione di underlap: “una corsa nei canali larghi o semi-spaziali che ha origine dietro e termina davanti e all’interno del giocatore in possesso di palla”. Diversa dalla classica sovrapposizione, l’underlap si sviluppa verso il centro, creando linee di passaggio impreviste e costringendo i difensori avversari a scegliere tra seguire l’uomo o chiudere sulla palla.
Nel 2018-19 le sovrapposizioni esterne dei terzini sinistri avvenivano con una frequenza tripla rispetto alle corse interne. Oggi, invece, il rapporto è di 1,8 a 1, segno di una progressiva inversione di tendenza. Anche i terzini destri stanno seguendo lo stesso percorso, ma con minor intensità (da 4:1 a 2,4:1).
Perché i terzini sinistri sono più offensivi
The Athletic sottolinea come la fascia sinistra sia diventata più dinamica rispetto a quella destra. Ci sono meno esterni offensivi “puri” su quel lato, e per compensare questa mancanza i terzini vengono spinti in avanti con più continuità. Inoltre, a sinistra, si trovano più giocatori dal profilo atletico esplosivo, capaci di correre senza sosta e incidere nelle due fasi.
Le ali invertite, che tendono a rientrare sul piede forte, favoriscono questo movimento. Tuttavia, alcune squadre stanno invertendo la logica, mantenendo le ali larghe sulla linea laterale per isolare l’uno contro uno e liberare lo spazio interno al terzino, creando linee di penetrazione centrali.
Dal “vero difensore” al creatore di gioco
L’aumento dei sistemi di pressing a uomo e dei blocchi centrali compatti ha obbligato gli allenatori a trovare soluzioni nuove. È qui che il terzino sinistro moderno ha assunto un ruolo cruciale. Gli allenatori, scrive The Athletic, si stanno allontanando dai “veri difensori” — centrali adattati con forza fisica per i duelli — per riscoprire il valore di giocatori creativi, rapidi e imprevedibili.
Pep Guardiola stesso ha parlato della necessità di abbandonare l’idea del terzino “difensore aggiunto”: il futuro appartiene a chi sa attaccare gli spazi e rompere le linee. Ecco perché oggi, nei campionati più evoluti, il terzino sinistro è diventato una delle posizioni più offensive e determinanti in campo.
Spinazzola, con la sua capacità di alternare copertura e affondi profondi, incarna perfettamente questa evoluzione.
