Ma quanti infortuni muscolari ha il Napoli di Conte?

Da ormai oltre un anno, da quando praticamente è iniziata l’era Conte nel Napoli, ci portiamo dietro la questione “infortuni”. I recenti infortuni di Lobotka e Politano non hanno fatto altro che rinfocolare questo interrogativo sulla bontà del metodo Conte (e del suo staff) in merito alla prevenzione di infortuni di natura muscolare.

Siamo dunque andati a dare un’occhiata ai dati per capire se questa sensazione di fragilità connessa al Napoli di Conte sia reale oppure è solo frutto di una percezione. Per farlo abbiamo usato come fonte Transfermarkt che riporta per ogni giocatore sia la natura dell’infortunio sia il numero di giorni che lo ha lasciato ai box. Una volta quindi trovata la fonte e una volta esclusi tutti gli infortuni di natura traumatica o generalmente organica, siamo andati a sommare per ogni giocatore della rosa il numero di giorni che è risultato non convocabile dall’allenatore.

Dopo aver fatto questo, è stato effettuato un confronto con un’altra gestione biennale: quella di Luciano Spalletti.

Conte vs Spalletti: due gestioni a confronto

Il responso lo potete trovare in questa semplicissima tabella di sotto.

Ecco, un primo paragone lo si può effettuare tra le due stagioni di esordio di Spalletti e Conte e la differenza è evidente. Nella stagione 21-22, la prima di Spalletti, in cui il Napoli ha disputato anche l’Europa League, i giorni totali di infortunio di natura muscolare sono stati tantissimi e pari a 475.  Recordman in tal senso è stato Stani Lobotka con 79 giorni fuori. Anche Anguissa ha avuto diversi giorni di infortunio: 57. Chissà, forse è dipeso anche da questo il fatto che lo scudetto di Spalletti non sia arrivato già al primo anno?

La seconda stagione di Luciano – quella del terzo scudetto e della Champions dei rimpianti – è stata notevolmente migliore della precedente in termini di noie muscolari – complice anche un complessivo ringiovanimento della rosa? – e in questo caso il primato di più sfortunato spetta ad Amir Rrhamani con 79 giorni complessivi fuori. Anche Victor Osimhen è rimasto fuori a lungo:  52 giorni complessivi (si è vero che si è fatto male anche in Nazionale ma se di natura muscolare l’infortunio dovrebbe essere comunque riconducibile al suo usuale staff di allenamento). Totale rosa? 254 giorni.

Com’è andata invece la tanto tribolata – e scudettata – prima stagione di Antonio Conte? I numeri dicono molto meglio di quella di Spalletti: gli infortuni muscolari hanno coperto un totale di 334 giorni ovvero una riduzione del 30% circa rispetto a Spalletti, a fronte di due rose dall’età media praticamente identiche. 28.1 anni per entrambe le rose! Bisogna però ricordare che questa è stata l’unica stagione in cui il Napoli non ha dovuto affrontare gli impegni in Europa e quindi unica annata con la settimana tipo.

La seconda stagione di Conte sembra invece essere partita male: siamo appena a inizio ottobre, a circa un quinto di stagione, e siamo già a quota 302 giorni, ovvero abbiamo pareggiato quasi l’annata scorsa! Certo, in questo conteggio pesa tantissimo la prolungata assenza di Romelu Lukaku che attualmente è stimata in 126 giorni totali, ma considerando le assenze stimate tra i 30 e 40 giorni di diversi big come Lobotka, Politano e Rrahmani, i dati restano comunque allarmanti, se il trend dovesse continuare ad essere questo. Non può non giocare un ruolo, oltre alla Champions, anche l’età media della rosa che risulta essere la più alta tra tutti i recenti Napoli nonché la più alta della Serie A (intorno ai 29 anni e mezzo).

Insomma, al netto di tante valutazioni tecniche da fare caso per caso, possiamo concludere che, se l’anno scorso, quella di avere un Napoli perennemente incerottato era vero ma solo in parte, specie se rapportata alla prima stagione di Spalletti, l’andamento di quest’anno sembra essere davvero preoccupante.