Lorenzo Lucca, il peso dell’investimento e la leggerezza del rendimento
La strategia del Napoli in sede di calciomercato era stata chiara: investire su Lorenzo Lucca per consacrare definitivamente quanto di buono era stato intravisto nelle sue precedenti esperienze.
Italiano, fisicamente dominante, con margini di crescita significativi. Un centravanti da plasmare e, nelle intenzioni del presidente De Laurentiis e dell’allenatore Conte, da consegnare al futuro della squadra. Purtroppo, ad oggi, è evidente che il bilancio tecnico dell’ex Udinese è desolante rispetto al cospicuo investimento sostenuto dal club.
L’acquisto di Lucca, infatti, non è stato un colpo marginale: è costato decine di milioni di euro tra cartellino e ingaggio, cifre importanti per un attaccante che aveva appena concluso una buona — ma non straordinaria — stagione in Friuli.
L’idea era chiara: fornire a Conte un attaccante potenzialmente già pronto, in grado di crescere ulteriormente all’ombra di un contesto tecnico più ambizioso. In realtà, finora, Lucca sembra esserne rimasto schiacciato.

Il rendimento in campo, per il minutaggio offerto dall’allenatore, racconta di un centravanti spaesato, poco incisivo, spesso sovrastato dal difensore di riferimento. Le sue caratteristiche — fisico imponente, gioco aereo, lavoro spalle alla porta — faticano ancora a integrarsi con i ritmi imposti da Conte e con le manovre offensive che il tecnico pretende. Il risultato è un attaccante che tocca pochi palloni che, spesso, non riesce neanche a proteggere.
Sul piano psicologico, la situazione si complica ulteriormente. Lucca appare bloccato, privo di quella spavalderia e incisività che aveva mostrato a Udine o in altri contesti. Una negatività che si autoalimenta, certamente non aiutata dal rendimento globale della squadra. Forse la pressione di Napoli, magari l’obbligo di giustificare un investimento pesante e certamente la competizione interna lo stanno condizionando. In campo, il linguaggio del corpo parla chiaro: nervoso, testa bassa.
Napoli non è Udine: Lucca deve sterzare
L’acquisto di Lucca riflette anche una pianificazione tecnica sulla quale va fatta una serena riflessione. Il Napoli, guardando il peso dell’investimento sostenuto, aveva probabilmente bisogno di un centravanti pronto, capace di reggere subito il peso di una maglia pesante e di un progetto che ricerca risultati immediati, al netto delle dichiarazioni pubbliche. Puntare una cifra così elevata su un giocatore ancora in costruzione, per di più in un contesto ad altissima pressione, si è rivelato un azzardo forse troppo ottimistico.
Speriamo, a voce alta, di essere smentiti ma il calcio moderno non concede molto tempo a chi deve dimostrare di valere un investimento così importante. E oggi, Lorenzo Lucca rappresenta il simbolo di una scelta più economico-identitaria che realmente funzionale al progetto tecnico. Servirà una scossa — mentale e tattica — per evitare che il suo acquisto venga ricordato non come un investimento sul futuro, ma come un errore di valutazione di presente.
Nelle piazze esigenti – e Napoli ha tutto il diritto di esserlo – non basta il potenziale. Bisogna essere pronti, e subito.






