Conte e gli infortuni: i fatti oltre le dichiarazioni
Antonio Conte nella giornata di venerdì 17 ottobre 2025 è intervenuto in conferenza alla vigilia di Torino-Napoli, valida per la settima giornata della Serie A 2025-2026. Diversi i temi calcistici toccati dal tecnico salentino, in una conferenza che è stata molto gradevole e incentrata sulla parte tecnico-tattica e gestionale. Proprio a tal proposito c’è un passaggio che merita di essere evidenziato: “Infortuni in aumento? Sarebbe carino fare una statistica anche a livello europeo. È chiaro che più giochi più rischi di infortunarti perché ti alleni di meno. Il non allenamento induce agli infortuni muscolari. I calciatori sono umani, lo stress fisico ed emotivo mette tutti in difficoltà. All’estero è una situazione generalizzata. Spesso ci si lamenta perché si gioca tanto, ma questo è un cane che si morde la coda. Per questo servono rose ampie e profonde. Se giochi tanto è inevitabile far fronte a delle problematiche”.
Il mister del Napoli è stato ineccepibile in questo passaggio: con l’aumento delle partite è necessario avere rose lunghe e profonde per poter far fronte ai tanti impegni che club importanti come il Napoli devono onorare durante l’annata sportiva. Peccato che finora Conte abbia predicato bene, ma razzolato abbastanza male. La gestione della rosa di Conte è stata tutt’altro che impeccabile ed è d’uopo fare qualche esempio: il trentaduenne Matteo Politano ha giocato tutte le gare da titolare (che si sommano alle due gare giocate dal primo minuto anche a settembre con la nazionale di Gattuso) ed al contempo Noa Lang, pagato quasi trenta milioni di euro, non ha mai visto il campo da titolare ed ha accumulato meno minutaggio di Luca Marianucci, quinto difensore sulla rosa in linea teorica. David Neres, pagato anch’egli quasi trenta milioni di euro nel 2024, ha avuto solo una volta la possibilità di giocare dal primo minuto. La gestione di Buongiorno è ancor più discutibile: il difensore è tornato in campo il 30 agosto (da subentrato) dopo una lunga inattività dovuto ad un infortunio accusato ad aprile, il 13 settembre torna titolare, il 18 settembre scende nuovamente in campo contro il Manchester City e il 22 settembre è ancora in campo dal primo minuto contro il neopromosso Pisa in caso. Ed arriva così un infortunio che per quanto possa avere una componente di aleatorietà ed imprevedibilità era tranquillamente evitabile. Insomma, la gestione della rosa del mister ha lasciato a desiderare, sebbene i risultati siano finora comunque molto positivi. Ma per una stagione così lunga è obbligatorio coinvolgere tutti. Lo ha detto il mister oggi in conferenza stampa e chi scrive concorda del tutto.
Conte e gli infortuni: sarà conversione o mera retorica?
Sarà una folgorazione sulla via di Damasco oppure un mero esercizio retorico? Ai posteri l’ardua sentenza.






